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Ebook Jonathan Swift
Jonathan Swift uno dei più grandi scrittori satirici della tradizione inglese, si colloca in un’epoca dove letteratura e politica erano fortemente correlate tra di loro.
Swift è stata la fonte di ispirazione per molti scrittori, con l’adozione di un linguaggio provocatorio e duro ma anche carico di passione e indignazione verso i principi etici e morali, ha fatto delle sue opere dei veri e propri capolavori.
I viaggi di Gulliver o Viaggi di Gulliver in vari paesi lontani del mondo (Travels into Several Remote Nations of the World) rappresenta il romanzo più conosciuto e apprezzato dello scrittore irlandese. E’ un’opera satirica in cui si parla della razza umana e dei rapporti tra Irlanda e Inghilterra. Nonostante si può facilmente intuire un mélange di fantasia e humour il romanzo è scritto sotto forma di avventura.
Jonathan Swift la vita
Jonathan Swift nasce a Dublino nel 1667. Perde il padre prima della nascita, e poco tempo più tardi la madre lo affida a dei parenti in Irlanda. Cresce in condizioni non diverse da un comune orfano e la prima parte della sua vita la trascorre tra Irlanda e Inghilterra.
La sua passione è la politica, ma svanito il sogno di intraprendere una carriera in quest’ambito, decide di indirizzarsi verso una carriera ecclesiastica all’interno della chiesa anglicana. Diventa decano nella cattedrale di San Patrizio e presto si contraddistinguerà in quanto diventerà agli occhi degli irlandesi una specie di eroe perché denuncerà a chiare lettere le angherie del governo inglese.
Si laurea al Trinity College e da lì a poco tempo riesce ad entrare nelle grazie di Sir William Temple in qualità di segretario. Dimorerà nella residenza di Temple fino alla morte del patrono. Comincerà ad intraprendere dei viaggi, ma la sua salute non è buona: soffre di una forma di labirintite, ma nonostante questa problematica continua ugualmente a proseguire la sua vita tranquilla.
Inizia a scrivere saggi e poesie anche se l’attività non prosegue in modo continuativo.
Conosce una giovane donna, Esther Johnoson, ma c’è chi ipotizza che i due si sposarono segretamente, tuttavia ad oggi non è emerso alcun documento che attesti tale ipotesi. Sicuramente il legame che si instaurerà tra i due sarà profondo e duraturo fino alla morte della giovane donna.
A questa donna è rivolta un’opera, Journal to Stella, composta in un periodo in cui l’aspirante scrittore si trova a vivere una fase particolare della sua vita.
Jonathan Swift conosce un’altra donna, Esther Vanhormigh, ma anche in questo caso non si sa nulla in merito al loro rapporto.
Lo scrittore irlandese comincia a pubblicare diversi scritti, tra i più importanti annoveriamo: La favola di una botte, la battaglia dei libri, la condotta degli Alleati.
Swift si dedica alla composizione di poesie, ma la sue abilità cognitive cominciano a declinare fino a spegnersi completamente nella demenza senile. Muore nel 1745 all’età di 78 anni. Viene sepolto nella cattedrale di San Patrizio accanto a Stella.
Jonathan Switf le opere
La favola di una botte
Diverse sono le opere composte da Swift. La favola di una botte è considerata la satira più complessa dello scrittore irlandese. L’opera è una sorta di parodia in prosa, e mediante questo scritto l’autore vuole mettere in evidenza gli eccessi religiosi del Cristianesimo.
L’opera dunque, è divisa da una parte da una serie di digressioni, mentre l’altra, da una sorta di favola dove sono presenti tre fratelli ognuno dei quali rappresentano un ramo del cristianesimo: Peter rappresenta la chiesa cattolica, Luter il protestantesimo e Jack il calvinismo. In tutte e tre le religioni Swift prende in giro gli eccessi religiosi.
La battaglia dei libri
Swift affronta una tematica scottante: la battaglia tra antichi e moderni, ma cerca di trattare l’argomento in modo satirico e non come un fatto di cronaca. Lo scrittore scrive in modo neutrale senza schierarsi da alcuna parte, infatti alla fine dell’opera non ci sarà alcun vincitore e né alcun perdente.
La lotta tra Antichi e moderni è sempre esistita in tutte le epoche e se poniamo l’attenzione sul tema della cultura in generale, occorre riflettere sul fatto che gli antichi devono la loro esistenza ai moderni i quali tramandano di generazione in generazione la loro memoria, e d’altro canto, i moderni possono andare avanti e dunque progredire grazie alla sapienza degli antichi.
Alla luce di quanto detto, l’uno non può esistere senza l’altro, per cui si tratta di una battaglia che non ha alcun vincitore.
La condotta degli alleati
Si tratta di un testo di carattere storico e politico, infatti con la pubblicazione lo scrittore ebbe alcuni disagi poiché denuncia il partito whig affermando di aver prolungato la guerra di successione spagnola solamente per fini politici.
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I viaggi di Gulliver è il romanzo più famoso di Jonathan Swift, un libro cult entrato nella storia della letteratura per ragazzi. Puoi scaricare il romanzo di Swift I viaggi di gulliver in formato PDF ed in formato ePub gratuitamente e leggerlo comodamente da dispositivo mobile come smartphone e tablet Android o iOS o ebookreader. Per il download gratuito e senza registrazione clicca su "download diretto" per essere indirizzato alla pagina che contiene i files PDF e ePub. Gli altri due bannerini ti redirezionano alle sezioni del sito dedicate agli ebook gratis e ai best seller a pagamento appena usciti in libreria.
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Il capolavoro di Swift: I viaggi di Gulliver
Il romanzo riscosse quasi immediatamente un grande successo da parte del pubblico. Anche qui lo scrittore utilizza un linguaggio satirico, inizialmente inteso come un attacco contro l’aristocrazia, la società di quel tempo, ma nel corso della stesura si può facilmente intuire la maturità di Swift nel toccare tematiche che riguardano l’intera umanità.
I viaggi di Gulliver è diventata un classico della letteratura per l’infanzia grazie all’utilizzo di un linguaggio semplice, ma allo stesso tempo grottesco.
Ma se nei primi due viaggi intrapresi dal protagonista si avverte una nota favolistica, man mano che la testimonianza di Gulliver procede, il modo di vedere le cose si fa sempre più cupo fino a raggiungere una sorta di condanna senza appello all’umanità.
Il romanzo si compone di 4 viaggi, la storia è narrata in prima persona e il protagonista del racconto è un medico il quale decide di lasciare la sua attività prendendo la via del mare.
Tutte le avventure che il protagonista affronta, o in un modo o nell’altro prevale sempre e comunque l’ideologia pessimistica di Swift secondo cui l’uomo è corrotto, privo di moralità e principi, affamato di potere senza dignità e virtù.
Lo scrittore sembra essere molto chiaro: qualsiasi viaggio il protagonista intraprende, il risultato che ne consegue è sempre fallimentare.
La ricerca dunque, di un mondo utopico si rivela un insuccesso.
In quest’opera possiamo affermare che la satira dello scrittore non risparmia niente e nessuno, tutti i difetti e le ipocrisie degli uomini vengono essi a nudo.
Ebook Grazia Deledda
Biografia del premio Nobel Grazia Deledda e le sue opere più famose
Grazia Deledda è una scrittrice italiana conosciuta soprattutto all’estero. Nata a Nuoro nel 1871 da una famiglia agiata, studiò da autodidatta e si appassionò a Hugo, Dumas, Heine, Manzoni, Verga e i narratori russi. Dopo il matrimonio si trasferì a Roma. Già da giovanissima cominciò a scrivere novelle e romanzi che venivano pubblicati su riviste e giornali come “Il giornale di Nuoro”.
Il suo primo romanzo si intitola “Memorie di Fernanda” dove vengono descritti gli amori, le passioni e gli intrighi di una famiglia. La notorietà arrivò però con il romanzo “Anime oneste” del 1895. Seguirono “La giustizia” nel 1899, “Dopo il divorzio” del 1903 che verrà ristampato intorno agli anni ’20 con il titolo “Naufraghi in porto”. Altri titoli sono: “Elisa Portolu” e “Cenere”, “Canne al vento”, “Marianna Sinca”, “Il Dio dei viventi”, “La madre” e il testo teatrale “L’edera”. Queste opere descrivono storie e amori drammatici, episodi di morte e dolore, leggende paesane.
La sua narrativa prende spunto dal verismo e dal folclore. Nel 1926 le viene conferito il Premio Nobel per le Letteratura. Lavora anche come traduttrice. Muore a Roma nel 1936 a causa di un tumore.
Verrà pubblicato postumo “Cosima, quasi Grazia”, opera che contiene tutta la poetica della scrittrice sarda. Il suo romanzo più famoso è “Canne al vento”: uscito a puntate su L’Illustrazione italiana, il titolo si riferisce alla fragilità umana e al dolore; la vita umana è paragonata alle canne che sono soggette al vento. La vita dell’uomo è in balia di una forza che non si può vincere.
Scarica gratis e legalmente le opere più importanti di Grazia Deledda
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Grazie Deledda, il contesto in cui visse
Grazia Deledda è al momento l’unica donna italiana ad aver vinto il premio Nobel per la letteratura. Nonostante fosse nata in un’epoca dove l’emancipazione femminile era ben lontana in quel tempo, la scrittrice è riuscita comunque sia ad ottenere la sua fetta di soddisfazione. Ha dovuto superare le critiche dell’opinione pubblica per i temi da lei trattati in quanto non consoni per una donna di quel tempo.
Quasi tutti i suoi scritti sono legati alla sua amata patria, ovvero alla Sardegna.
La sua famiglia era piuttosto benestante, il padre era un ricco terriero, molto intelligente, amante della poesia, mentre la madre che all’apparenza sembrava severa ma molto devota alla famiglia era una donna che non interessava la vita sociale, infatti né leggeva, né scriveva parlava soltanto la lingua natia.
Nonostante il bene che la legava a lei, era chiaro che Grazia non voleva condurre la vita simile alla sua, mentre l’ammirazione che provava per il padre era piuttosto palese.
E fu così che da giovanissima conobbe alcuni grandi scrittori, tra cui Enrico Costa che con il tempo divenne un punto di riferimento fondamentale nella sua vita. E’ da qui inizia la sua vita letteraria,
Grazie Deledda opere
La sua produzione letteraria è vasta e intensa a tal punto da essere definita un’autrice letteraria completa. Nelle sue opere sono presenti moltissime tematiche: la Sardegna come anticipato in precedenza, una forza superiore che governa il destino degli uomini, e non mancano poi altri temi che si intrecciano a loro volta con altri argomenti quali la passione, il bisogno dell’espiazione, il senso del peccato.
E che dire delle figure femminile presenti nelle sue opere? Tutte le donne presenti nelle sue opere letterarie sono accomunate da caratteristiche comuni, quali la forza, il vigore, il senso della passione. Si può facilmente intuire come Deledda nei suoi racconti cerca di elevare la figura femminile conferendole una superiorità maggiore rispetto alla figura maschile.
Passiamo alle sue opere: il suo esordio avvenne in età molto giovane dato che a soli 17 anni invia ad una rivista del tempo, Ultima Moda, diretta da Epaminonda Provaglio, i suoi primi testi. Venne pubblicato dunque, il suo racconto “Sangue Sardo”. Si tratta di un racconto che ha come protagonista una donna, la quale non accetta che l’uomo di cui è innamorata voglia sposare sua sorella piuttosto che lei. Per questa ragione decide di ucciderlo. Il testo si avvicina molto alla letteratura popolare e d’appendice di Ponson du Terrail.
Nello stesso anno seguono rispettivamente Remigia Helder e Memorie di Fernanda. In quest’ultima opera la scrittrice vuole mettere in evidenza come una persona può trovare la propria strada rivolgendosi altrove, dunque fuori dal proprio contesto sociale, culturale, dalle vie d’infanzia.
Tra le altre sue prime opere, annoveriamo: Stella d’Oriente, romanzo pubblicato a puntate, la regina delle tenebre, Fior di Sardegna, Nell’azzurro e Leggende sarde.
Grazia Deledda: i romanzi più famosi
Canne al vento è l’opera di maggior successo della scrittrice. Avvalendosi di canoni veristici la scrittrice narra la storia di donne rimaste sole in seguito ad un evento drammatico. Chiuse tra le mura domestiche attendono pazientemente l’arrivo della vecchiaia, ma l’autrice mette in risalto un cambiamento spingendo la più giovane delle donne a trasferirsi nell’altra parte del mondo in modo da vivere la sua vita in una condizione più moderna.
In questo celebre romanzo Deledda evidenzia la debolezza maschile, mentre mette in luce la forza del “sesso debole”.
Un’altra opera di maggior successo è Elias Portolu. Si tratta di un romanzo appassionante dove il protagonista è travolto dalle passioni, dalla gelosia, dal senso di colpa. Un uomo “debole” che non sa agire e né reagire di fronte a determinati eventi ma che comunque riesce a toccare il cuore del lettore che lo segue nelle sue vicissitudini.
Leggendo quest’opera si può facilmente intuire come il Decadentismo è presente in modo molto marcato.
Non possiamo non citare Cenere. Nel romanzo sono presenti diversi personaggi, tra cui Olì che conosce l’amore ma anche il tradimento e Anania, un uomo crudele e privo di scrupoli.
Un’altra opera importante è la Madre. Un giovane parroco si innamora perdutamente di Agnese, la madre del giovane teme uno scandalo e cerca di lottare con tutte le sue forze affinché la relazione si interrompa.
Grazia Deledda e lo stile
A differenza di Giovanni Verga o di Luigi Capuana, nelle opere di Grazia Deledda non c’è una rappresentazione oggettiva della realtà bensì soggettiva.
La sua formazione culturale si può collocare nel periodo che va a cavallo tra decadentismo e verismo.
Se Capuana da una parte l’apprezza, alcuni invece la criticano per via della sua scrittura in quanto convinti che in tutte le sue opere descrivi una Sardegna molto arretrata.
Ma nonostante le critiche, la sua scrittura è considerata abbastanza moderna.
Per quanto riguarda le donne presenti in tutte le sue opere, come anticipato in precedenza, vengono accomunate da caratteristiche simili (forza, voglia di lottare, passione) che le rendono superiori alle figure maschili.
Ebook Ludovico Ariosto
Ludovico Ariosto, biografia e opere principali
Ludovico Ariosto nacque l’8 settembre del 1474 a Reggio Emilia. A causa del lavoro del padre, la famiglia è costretta a continui spostamenti, anche se la sua città preferita sarà Ferrara. Su consiglio del padre, studia legge, ma con pochi risultati.
Alla corte di Ercole I, ha la possibilità di conoscere Ercole Strozzi e Pietro Bembo. Tra il 1495 e il 1500 vive anni felici, poiché ottiene dal padre il permesso di studiare letteratura. Pertanto scrive liriche d’amore, elegie in latino tra cui “De diversis amoribus”, “De laudibus Spophie ed Herculem”, ma anche “Rime” scritte in volgare e uscite postume.
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Dopo la morte del padre, essendo il primogenito, ha il compito di mantenere economicamente le sorelle e i fratelli: si vede costretto, quindi, ad accettare una serie di incarichi pubblici e privati. Nel 1502 diventa capitano della rocca di Canossa. L’anno dopo prende gli ordini ecclesiastici minori e lavora per il cardinale Ippolito d’Este, per il quale compie diversi viaggi; infatti si reca ad Urbino, a Venezia, a Firenze, a Bologna, a Modena e a Roma.
Tra un viaggio e l’altro scrive il suo capolavoro l’ “Orlando furioso”, ma anche le commedie “Cassaria” e “I Suppositi”. Sposa in segreto la vedova, Alessandra Balducci, moglie di Tito Strozzi. In seguito alla pubblicazione dell’Orlando viene licenziato. Inizia così a lavorare per il duca Alfonso d’Este e viene nominato governatore della Garfagnana. Dopo tre anni torna a Ferrara e scrive altre rime in volgare e due commedie “Il Negromante” e “I studenti”. Muore il 6 luglio 1533.
Ludovico Ariosto: Le Opere Immortali del Poeta Epico Italiano
Ludovico Ariosto, uno dei più grandi poeti italiani del Rinascimento, è noto soprattutto per il suo capolavoro epico "Orlando furioso." La sua abilità nel creare una narrazione coinvolgente e appassionante ha reso le sue opere una pietra miliare nella letteratura mondiale. Esploriamo alcune delle sue opere più celebri che hanno definito il suo status di autore iconico.
1. "Orlando furioso" - Quest'opera monumentale è l'epopea più celebre di Ariosto. Scritto in ottave, il poema racconta le avventure cavalleresche dei paladini di Carlo Magno e degli eroi alla corte di Carlo Magno. "Orlando furioso" è una storia intricata di amore, battaglia, magia e follia che incanta i lettori con il suo stile vivace e le sue innumerevoli trame intrecciate.
2. "Satire" - Le satire di Ariosto rappresentano una raccolta di poesie satiriche in cui l'autore critica e si schernisce di vari aspetti della società del suo tempo. Le sue satire riflettono il suo occhio acuto per l'osservazione e il suo talento per la critica sociale.
3. "Cinque Canti" - Quest'opera rappresenta un'aggiunta postuma al "Orlando furioso," aggiungendo cinque canti alla storia originale. Questi canti completano e ampliano la narrazione, offrendo una conclusione diversa per alcuni personaggi.
4. "La Cassaria" - Questa commedia scritta in prosa è una delle opere più note di Ariosto nel genere comico. La trama ruota intorno a intrighi amorosi e situazioni comiche che si sviluppano in un contesto di schiavitù.
5. "L'Amorosa Visione" - Questo poema allegorico descrive un sogno dell'autore in cui incontra la personificazione dell'Amore e dell'Onore. L'opera esplora temi come l'amore e la virtù attraverso una narrazione onirica.
Le opere di Ludovico Ariosto sono caratterizzate dalla sua maestria nel ritrarre avventure epiche e temi umani universali. Il suo stile vivido e il suo talento nell'intrecciare trame complesse hanno ispirato generazioni di lettori e scrittori. L'eredità di Ariosto persiste attraverso le sue opere intramontabili, che continuano a essere studiate e ammirate per la loro profondità, bellezza e rilevanza nel panorama letterario mondiale.
Ludovico Ariosto, download gratuito delle sue migliori opere
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Ludovico Ariosto e l'Orlando Furioso
Ludovico Ariosto fu il più grande poeta narrativo dell'epoca rinascimentale ed è ricordato per il suo poema epico Orlando furioso (1516), che è generalmente considerato la migliore espressione delle tendenze letterarie e degli atteggiamenti spirituali del Rinascimento italiano.
Ariosto produsse anche un certo numero di versi latini ispirati ai poeti romani Tibullo e Orazio.
Non si confrontano in abilità tecniche con quelli di Pietro Bembo, un poeta contemporaneo e studioso eccezionale, ma sono molto più genuini nei sentimenti.
Fu dal 1505 che Ariosto iniziò a lavorare all'Orlando Furioso e continuò a rivederlo e perfezionarlo per il resto della sua vita.
La prima edizione fu pubblicata a Venezia nel 1516. Questa versione e la seconda (Ferrara, 1521) consistevano in 40 canti scritti nella forma metrica della rima ottava (una strofa di otto righe, secondo una tradizione seguita da Giovanni Boccaccio nel XIV secolo attraverso poeti del XV secolo come Poliziano e Matteo Maria Boiardo).
La seconda edizione mostra i segni dell'influenza di Bembo in materia di linguaggio e stile che è ancora più evidente nella terza edizione.
Orlando furioso è un'originale continuazione del poema di Boiardo, l'Orlando innamorato.
Il suo eroe è Orlando, il cui nome è la forma italiana di Roland.
L'Orlando furioso consiste in una serie di episodi derivati da epopee, romanzi e poesie eroiche del Medioevo e del primo Rinascimento.
Nonostante il completo disprezzo dell'unità d'azione (che doveva diventare obbligatoria nella seconda metà del secolo), è possibile identificare tre nuclei principali attorno ai quali sono raggruppate le varie storie: l'amore non corrisposto di Orlando per l'Angelica, che lo fa impazzire, la guerra tra cristiani (guidati da Carlo Magno) e Saraceni (guidati da Agramante) nei pressi di Parigi e la storia d'amore secondaria di Ruggiero e Bradamante.
Il primo è il più importante, in particolare nella prima parte del poema, il secondo rappresenta lo sfondo epico dell'intera narrazione, e il terzo è semplicemente introdotto come cortesia letteraria, dal momento che la famiglia degli Estensi avrebbe dovuto la sua origine all'unione dei due amanti.
Il principale elemento unificante, tuttavia, è la personalità dello stesso Ariosto, che conferisce la sua raffinata spiritualità a tutti i suoi personaggi. L'amore sensuale è il sentimento prevalente, ma è temperato dall'attitudine ironica dell'autore e dal distacco artistico.
Dopo la sua pubblicazione nel 1516,Orlando furioso godette di popolarità immediata in tutta Europa e influenzò notevolmente la letteratura del Rinascimento.
Dal 1517 al 1525, compose sette satire (opera intitolata Satira), modellato sui Sermones (satire) di Orazio. La prima (scritta nel 1517 quando si era rifiutato di seguire il cardinale di Buda) è una nobile affermazione della dignità e dell'indipendenza dello scrittore, la seconda critica la corruzione ecclesiastica, la terza moralizza sulla necessità di astenersi dall'ambizione, la quarta riguarda il matrimonio, la quinta e la sesta descrivono i suoi sentimenti personali a proposito della lontananza dalla famiglia e la settima (indirizzato a Pietro Bembo) indica i vizi degli umanisti e rivela il suo dolore per non aver avuto il permesso di completare la sua educazione letteraria in gioventù.
Le cinque commedie di Ariosto, Cassaria (1508), i Suppositi (1509), il Negromante(1520), la lena (1529) e gli studenti (completata dal fratello Gabriele e pubblicate postume come “La scolastica”), si basano sui classici latini ma sono state ispirate dalla vita contemporanea.
Sebbene fossero opere minori in se stesse, furono tra le prime imitazioni della commedia latina in lingua volgare che avrebbe a lungo la commedia europea.
Ludovico Ariosto: ideologia e pensiero
Ludovico Ariosto, il cui lavoro lega l'umanesimo del XV secolo con il classicismo vernacolare che fiorì più tardi nel XVI secolo, è una figura cruciale nello sviluppo della cultura letteraria del Rinascimento italiano.
Poeta neo-latino la cui prima lettera è una richiesta di libri sul platonismo dall'editore veneziano Aldus Manutius (1498), Ariosto usò la sua considerevole conoscenza della letteratura latina classica per forgiare un corpus letterario che fondesse modelli letterari antichi con quelli medievali per creare un impressionante esempio di classicismo vernacolare.
Non meno che il suo contemporaneo Michelangelo Buonarroti fece per l'arte, Ariosto portò il revival letterario dell'Antichità a nuovi livelli, di conseguenza, Ariosto può essere visto come un precursore di Miguel de Cervantes e di altri artisti in prosa vernacolare le cui ricapitolazioni critiche della narrativa cavalleresca medievale sotto l'influenza di opere classiche e autori classici come l'Ariosto alla fine portarono alla nascita del romanzo.
Per i lettori moderni che sono abituati alle convenzioni della narrativa moderna, a volte il pensiero e l'ideologia di Ariosto suonano stranamente familiari, persino postmoderne
Nelle sue opere traspare la sua avversione e il suo distacco per la contemporaneità della vita di corte e dei cavalieri e il suo distacco dai valori terreni quali gloria e ricchezza: la sua vita sedentaria interamente dedicata alla meditazione volta a preservare e rivendicare la sua libertà intellettuale fece di lui una personalità estremamente innovativa e della sua opera un romanzo quasi contemporaneo.
Lo stesso poema cavalleresco diventa un modo per parlare dei problemi del suo tempo e l'ampiezza della sua visione, il distacco dai valori cortigiani espresso tramite lo strumento dell'ironia, nonché la visione armonica che egli riesce a comunicare lo hanno reso un punto di riferimento per la modernità.
La sua visione disincantata della realtà lo ha portato a sperimentare forme nuove senza mai discostarsi del tutto dalla tradizione, arrivando così a creare forme narrative del tutto nuove basandosi sul principio della varietà e rielaborando con sapienza e intelligenza i modelli classici.
Lo stesso Orlando Furioso fu l'espressione massima della sua ideologia rivoluzionaria per le sue differenze con i canoni antichi e rappresenta tutt'ora la vera forza dell'Ariosto, riconosciuto nelle generazioni successive come il precursore di un nuovo modello post classico e moderno.