Ebook Paolo Cognetti
Paolo Cognetti, vita, opere, romanzi più famosi
All’interno della baita in Val d’Ayas, sopra Brusson (a duemila metri di quota, in Valle d’Aosta) vive Paolo Cognetti. Qui risuona come un’eco l’aforisma di Sant’Agostino “Ama e fa ciò che vuoi”. L’autore del romanzo Le otto montagne (vincitore del Premio Strega Giovani 2017 e Premio Strega OFF 2017, venduto in 30 Paesi prima ancora della pubblicazione) ha incentrato proprio su quell’unico ‘motto’ i suoi racconti: amare i personaggi e farne ciò che vuole perché “se li ami non puoi rischiare di far loro del male”.
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Abita lì, in quella baita, da 8 anni col suo cane, la colossale biografia di Carver, senza PC. Ha scelto di trasferirsi lì per superare una certa fase di vita ed iniziarne un’altra, del tutto nuova.
E’ lì che ha tirato fuori il primo grande romanzo all’età di 38 anni diventando uno scrittore famoso. Dopo la consegna del Premio Strega 2017, ha dichiarato: “La mia è una storia di padri e figli, di abbandono della civiltà, di libertà della vita selvatica. Qualunque sia il destino, abita nelle montagne”.
Paolo Cognetti: cenni biografici
Nato a Milano il 27 gennaio 1978, lo scrittore italiano Paolo Cognetti da bambino voleva fare il falegname, poi all’età di 16 anni ha scoperto il suo grande amore per la lettura e la scrittura. Ama scrivere a mano, su grandi quaderni dove la sua fitta calligrafia si alterna ad immagini in grado di ispirarlo. Scrive tutto a mano e, a conclusione del libro, riporta il testo al computer.
Ha studiato matematica all’Università e, allo stesso tempo, letteratura americana da autodidatta dedicandosi anche all’alpinismo. Nel 1999, si diploma alla Civica Scuola di Cinema di Milano per, poi, dedicarsi alla realizzazione di documentari a sfondo sociale, letterario, politico.
E’ autore dei documentari Vietato scappare, Isbam, Box, La notte del leone, Rumore di fondo, che ritraggono il rapporto tra ragazzi, territorio e memoria.
Risale al 2004 la serie di documentari dedicati alla letteratura americana, Scrivere/New York, nove puntate incentrate su altrettanti scrittori newyorkesi.
Esordio come narratore ed opere minori
Il suo esordio come narratore risale al 2003, anno in cui pubblica il racconto Fare ordine, storia d’amore da 5 fermate con cui si guadagna il Premio Subway-Letteratura.
Proseguirà con una serie di pubblicazioni per Minimum Fax: due raccolte di racconti (Manuale per ragazze di successo, all’interno dell’antologia La qualità dell’aria nel 2004, e Una cosa piccola che sta per esplodere, nel 2007), il romanzo di racconti intitolato Sofia si veste sempre di nero (2012).
Nel 2009, con la consegna del premio Lo Straniero, viene definito “uno dei giovani scrittori italiani più attenti a sentire e raccontare il disagio delle nuove generazioni di fronte ad un contesto di sicurezza precaria ed incerta sostanza”. Paolo Cognetti (con Mara Cerri) ha pubblicato nel 2013 anche Il nuotatore.
Saggi di Paolo Cognetti
Resta vivo in lui l’amore per la letteratura americana e l’America: nel 2010, pubblica New York è una finestra senza tende con DVD (Laterza) e Tutte le mie preghiere guardano verso ovest (2014), prima e seconda parte di una guida personale alla città di New York. Nel 2015, per Einaudi, ha curato l’antologia intitolata New York Stories.
Rientra nella categoria saggistica anche la sua meditazione sull’arte di scrivere racconti A pesca nelle pozze più profonde (2014, Minimum fax) come pure Il ragazzo selvatico, presentato come Quaderno di montagna (Terre di Mezzo, 2013). Quest’ultimo, però, si rivela qualcosa di più: una sorta di starter del suo capolavoro narrativo.
Paolo Cognetti: Un viaggio nell'universo letterario di un Maestro delle Emozioni
Paolo Cognetti è uno degli autori contemporanei più acclamati della scena letteraria italiana. Con le sue opere che esplorano le profondità dell'animo umano e la bellezza della natura, Cognetti ha catturato il cuore dei lettori di tutto il mondo. In questo articolo SEO, esploreremo in dettaglio il pensiero, le opere e lo stile distintivo di Paolo Cognetti, un autore che ha saputo trasformare le sue esperienze personali in narrazioni universali.
Il Pensiero di Paolo Cognetti: L'Esploratore dell'Animo Umano e della Natura
Il pensiero di Paolo Cognetti è intriso di una profonda connessione con la natura e la ricerca di significato nella vita. Nato a Milano, Cognetti ha trascorso gran parte della sua vita tra le montagne delle Alpi italiane, e questa esperienza ha plasmato il suo pensiero e le sue opere. Il suo amore per la natura, la solitudine e la semplicità si riflette chiaramente nei suoi scritti. Cognetti esplora temi come l'identità, il senso di appartenenza e la ricerca della felicità attraverso l'osservazione attenta del mondo naturale e dell'animo umano.
Le Opere di Paolo Cognetti: Dalla Montagna alle Profondità dell'Essere Umano
Le opere di Paolo Cognetti spaziano tra romanzi, racconti e saggi. Il suo romanzo più celebre, "Le otto montagne," narra la storia di un'amicizia duratura tra due ragazzi cresciuti tra le montagne. Questo libro ha ricevuto elogi universali e ha vinto numerosi premi letterari, trasportando i lettori in un viaggio emozionante tra le vette delle Alpi. Cognetti ha anche scritto saggi che riflettono sulla sua esperienza di vita e la sua connessione con la natura, come "Senza mai arrivare in cima." Le sue opere sono note per la loro sensibilità, la loro profondità e la loro capacità di catturare la bellezza della vita semplice.
Lo Stile di Scrittura di Paolo Cognetti: Prosa Delicata e Riflessiva
Lo stile di scrittura di Paolo Cognetti è caratterizzato da una prosa delicata e riflessiva. Utilizza una lingua chiara e poetica che permette ai lettori di immergersi completamente nelle sue storie e nei suoi personaggi. La sua narrazione è spesso intrisa di introspezione e di contemplazione sulla vita e sulla natura umana. Cognetti sa come catturare l'attenzione con la sua scrittura emozionante e coinvolgente, portando i lettori in un viaggio emotivo attraverso le sue parole.
Paolo Cognetti è un maestro della letteratura contemporanea italiana, un autore che ha saputo trasformare la sua connessione con la natura e le sue esperienze personali in narrazioni universali che toccano il cuore dei lettori. Il suo pensiero profondo, le sue opere coinvolgenti e lo stile di scrittura delicato e riflessivo lo rendono un pilastro nella letteratura contemporanea. Cognetti continua a ispirare e a incantare i lettori, offrendo loro una finestra aperta sulla bellezza della natura e della condizione umana attraverso le sue storie ben raccontate. La sua eredità nella letteratura italiana è destinata a crescere ancora di più nel tempo, e il suo contributo alla cultura letteraria è senza dubbio significativo.
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Il Ragazzo selvatico
Paolo Cognetti racconta i primi sei mesi di eremitaggio che fanno parte della sua nuova vita solitaria in montagna nel romanzo Il ragazzo selvatico pubblicato nel 2013. Racconta le sue ansie ma anche il suo stupore, le notti insonni da eremita. L’uomo di oggi ha un significato diverso rispetto a quello di ieri. Il ragazzo selvatico di oggi vuole comprendere quale uomo diventare e ci prova in montagna, in solitudine, riscoprendo l’uso del corpo, il senso di condivisione molto diverso da quello dei social network come, ad esempio, il piacere di lavorare insieme.
Le otto montagne
Dopo Il ragazzo selvatico, il talento di Paolo Cognetti ispirato dalla sua nuova fase di vita spicca il volo con Le otto montagne (Einaudi, 2016). Lo stesso autore ammette che tutto ciò che aveva scritto, prima di questo romanzo, ora gli sembra semplice e necessario apprendistato. I personaggi di questo romanzo e dei suoi libri in genere rispecchiano le caratteristiche dei suoi amici nella vita reale come Bruno che ha un gran talento nel saper costruire. Sono tutte figure ruvide, essenziali, che si esprimono a fatica, che faticano a vivere, con le loro mogli che decidono di andarsene. Andarsene… il senso di fuga ricorda la fuga di Cognetti dalla città, una volta superati i 30 anni.
Fuga dalla città
La sua vita in città. Paolo Cognetti girava documentari ma non aveva un vero e proprio lavoro, aveva investito energie e tempo nel circolo culturale Scighera nella periferia di Milano risultato, poi, un fallimento politico. Da quel fallimento, Paolo Cognetti decise di lasciare la città iniziando una nuova vita. Leggere Into the Wild di Jon Krakauer è stato determinante per lui, per capire che la montagna poteva essere il suo vero habitat. Dopo i primi mesi difficili, con l’arrivo della primavera Paolo ha ritrovato una felicità che aveva sepolto, dimenticato.
La montagna è per lui esplorare, vivere una società diversa da quella imposta, con la voglia anche di organizzare festival di musica ed arte, di immaginare un futuro diverso. Lontano dal cemento e dalla tecnologia, lui cerca la semplificazione della vita per assaggiare la felicità, il vivere con poco per sentirsi più libero senza dover stare sempre col portafoglio in mano come in città.
Le otto montagne è un libro incentrato su qualcosa che, nel mondo di adulti sempre più soli, diventa sempre più raro: l’amicizia. Quel tipo di amicizia che porta a voler condividere le azioni, il fare le cose insieme. Fare, più che parlare.
Paolo Cognetti: vita privata
Cognetti ha una compagna e con lei vive un rapporto equilibrato in cui alterna la voglia di stare insieme alla necessità di vivere, talvolta, momenti di solitudine necessaria. Lui non si sente pronto per il grande progetto di formare una famiglia, si sente ancora “troppo figlio” per desiderare di diventare padre.