Ebook Friedrich Engels
Biografia ed opere di Friedrich Engels
Friedrich Engels nacque nel 1820 a Barmen, in Germania da una famiglia agiata. Non poté concludere il liceo poiché il padre decise di ritirarlo, in quanto seguiva la dottrina pietista che prevedeva l’allontanamento dalla vita mondana.
Prese a lavorare presso una ditta di Brema che si occupava di esportazioni. In questo periodo iniziò ad appassionarsi alla politica, abbracciando le idee della sinistra hegeliana. Si interessa anche alla musica, alla scrittura e alla lettura.
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Scrive “I beduini”, un lavoro in cui elogia Schiller e critica August von Kotzebue. Scrive anche un articolo dal titolo "Lettere dal Wuppertal” nel quale denuncia le condizioni di vita dei lavoratori delle fabbriche, costretti a respirare aria malsana. Critica anche il fatto che i proprietari delle fabbriche ricorrevano alla manodopera minorile: egli parla di sfruttamento, poiché il salario era veramente basso.
Sempre per il Telegraph für Deutschland, racconta la guerra tedesca di liberazione del 1813 contro Napoleone Bonaparte, di cui sottolinea i diversi meriti, come l’emanazione del Codice Civile e l’emancipazione degli ebrei. Durante il servizio militare a Berlino, scrive diversi articoli nei quali critica il pensiero di Hegel e le considerazioni filosofiche di Schelling.
Friedrich Engels: le opere, il pensiero, lo stile
Friedrich Engels, un nome che risuona nel panorama della filosofia, dell'economia e del pensiero politico del XIX secolo, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia delle idee. Nato il 28 novembre 1820 a Barmen, in Germania, Engels è stato un pensatore rivoluzionario, un teorico socialista e uno scrittore prolifico. La sua opera ha avuto un impatto profondo sul corso della storia e sulla formazione delle ideologie politiche moderne.
Le opere di Friedrich Engels
Engels è noto principalmente per la sua collaborazione con Karl Marx, con il quale scrisse il manifesto comunista nel 1848. Questo lavoro pionieristico ha gettato le basi per il pensiero socialista e comunista, influenzando in modo significativo eventi storici come la Rivoluzione russa e l'ascesa del comunismo nel XX secolo.
Tuttavia, le opere di Engels vanno ben oltre il "Manifesto del Partito Comunista". Il suo "Condizioni della classe operaia in Inghilterra" (1845) è stato un'analisi pionieristica delle condizioni di vita degli operai durante la Rivoluzione industriale. Questo studio ha gettato le basi per l'analisi delle dinamiche di classe nella società capitalistica, una tematica che è ancora oggi centrale nel dibattito politico ed economico.
Engels ha anche scritto "L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato" (1884), un'opera che ha contribuito a formulare l'interpretazione materialistica della storia e dell'evoluzione sociale. Questo libro ha influenzato in modo significativo il pensiero femminista e lo studio delle strutture familiari.
Il pensiero di Friedrich Engels
Il pensiero di Engels è caratterizzato dalla sua adesione al materialismo storico, una teoria che sostiene che gli sviluppi nella società siano guidati dalle forze materiali, economiche e sociali. Questo approccio ha fornito una nuova lente attraverso cui analizzare la storia umana. Engels ha sostenuto che il cambiamento sociale è guidato dalle contraddizioni interne al sistema capitalistico, portando alla sua inevitabile caduta e al successo del socialismo.
Engels ha anche contribuito alla teoria marxista della lotta di classe, sostenendo che la storia umana sia stata plasmata da conflitti tra classi sociali con interessi divergenti. Questa analisi ha ispirato le lotte operaie e sindacali in tutto il mondo e ha contribuito a creare una coscienza di classe tra i lavoratori.
Lo stile di Friedrich Engels
Il suo stile di scrittura è stato acuto, preciso e scientifico. Engels aveva la capacità di analizzare complesse teorie economiche e filosofiche e presentarle in modo accessibile. Questa chiarezza espositiva ha contribuito a diffondere le idee di Marx ed Engels tra le masse.
Inoltre, Engels era noto per la sua passione politica e il suo impegno per la causa socialista. Le sue opere erano spesso cariche di fervore ideologico, ma allo stesso tempo basate su dati concreti e analisi rigorose. Questa combinazione di passione e rigore intellettuale ha reso le opere di Engels potenti strumenti di persuasione.
Eredità di Friedrich Engels
Friedrich Engels è morto il 5 agosto 1895 a Londra, ma il suo impatto sulla politica, la filosofia e l'economia è perdurato nel tempo. Le sue opere sono ancora studiate e dibattute in tutto il mondo, e le sue idee hanno ispirato movimenti politici, rivoluzioni e dibattiti accademici. Il suo contributo al pensiero critico e alla teoria politica rimane un faro per coloro che cercano di comprendere e cambiare il mondo.
Friedrich Engels è stato un gigante intellettuale il cui lavoro ha influenzato in modo duraturo la storia delle idee. Le sue opere, il suo pensiero e il suo stile di scrittura continuano a stimolare riflessioni profonde su temi cruciali come la lotta di classe, il materialismo storico e la ricerca di una società più giusta. La sua eredità è un richiamo costante a impegnarsi per un mondo migliore basato sulla giustizia sociale e l'uguaglianza.
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L'incontro con Karl Marx e la stesura del Manifesto del Partito Comunista
In seguito si trasferisce in Inghilterra per lavorare presso l’azienda del padre. Qui ha modo di vedere le difficili condizioni di lavoro degli operai che vivono in condizioni di povertà.
Durante un viaggio di ritorno in patria, conosce Karl Marx con il quale stringe un rapporto di amicizia. Più tardi realizzerà proprio con l’amico Marx il Manifesto del Partito Comunista.
Scrive "Die Lage der arbeitenden Klasse in England", un libro nel quale descrive le condizioni degli operai durante la rivoluzione industriale.
Sempre con la collaborazione di Marx scrive altre due opere “La Sacra Famiglia” e “L’ideologia tedesca”. I due dirigono insieme “La Gazzetta Renana” e promuovono rivolte per abbattere i regimi assolutistici che vengono represse dall’esercito prussiano.
Per Engels comincia un periodo difficile: è costretto a scappare dalla sua patria. L’anno dopo torna a Colonia e viene processato con Marx con l’accusa di sovversione. Prosciolto, continua la sua attività politica. Scrive un saggio su Fauerbach e il libro dal titolo “Dialektik der Natur”. Stabilisce il 1° maggio come la festa dei lavoratori. Muore a Londra nel 1895.
