Come diventare una persona acculturata: 6 mosse vincenti

 

Voler diventare una persona migliore significa lavorare molto su sé stessi e sulla propria capacità di interfacciarsi a quello che abbiamo intorno. La cultura è l’asse portante di questa elaborazione che compiamo giorno dopo giorno sul nostro modo di essere. Nessuno nasce con le conoscenze già insite, ma è un qualcosa che si amplifica solo con un lavoro costante che potrà rilevarsi prezioso per il futuro.

 

Se per migliorare la forma fisica, si va in palestra, per migliorare la mente e il cervello, occorre porre in essere un allenamento costante. Quello che dunque preme stabilire in tal sede è un elenco di consigli e trucchi vincenti da applicare per migliorare la propria condizione culturale, in modo tale da non avere più argomenti o tematiche a noi oscure.

 

 

1) Stimolare il cervello

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Abbiamo detto che per acculturarsi è importante allenare il cervello. Lo stimolo mentale e il fatto di tenere costantemente attiva l’attività cerebrale aiutano ovviamente a  tenere il ritmo con tutti gli argomenti che intendiamo approfondire e assorbire.

La lettura ad esempio è un buon esercizio per il cervello, laddove leggere non vuol dire mettersi per ore su volumi ed enciclopedie. Anzi, leggere in questo senso vuol dire informarsi, incuriosirsi, comprare un libro dalla trama piacevole, sfogliare un giornale, leggere le notizie sul web. Insomma ogni attività che porta la vista ad applicarsi e il cervello a lavorare sarà ottimo affinché si sviluppi quella elasticità mentale tale da permetterci di non dimenticare i punti salienti di quegli argomenti.

Quando stiamo in pausa dal lavoro, quando il sabato abbiamo qualche ora a disposizione, anziché fermarsi sui social o su qualche videogame, possiamo leggere qua e là qualche argomento che stimola il nostro interesse. In questo modo potremo stabilire un contatto più diretto con la realtà, e dinanzi a qualcuno che ci chiede un parere “riguardo a” non saremo colti alla sprovvista.

 

2) Usare il processo di associazione

La lettura è cultura come abbiamo spiegato poc’anzi. Ma il tutto parte dal desiderio e dalla foga di voler imparare qualcosa che ancora non conosciamo. Questo vuol dire che dobbiamo imparare ad usare il processo di associazione per sviluppare l’abilità a fare nostro un concetto o un argomento.

Si tratta di un piccolo esercizio quotidiano che ci permette di avvicinare l’argomento letto o la tematica ascoltata in TV con qualche esperienza che abbiamo avuto in passato. Inizialmente potrà sembrare difficile trovare delle assonanze tra aneddoti pregressi della nostra vita e informazioni che abbiamo acquisito, ma in vero lentamente diventerà molto più facile riuscire ad associare i concetti.

Questo esercizio aiuta quindi a non dimenticare nulla, a tenere allenata la memoria. All’occorrenza dunque, se viene fuori un discorso su quel determinato argomento, ripescheremo dai nostri ricordi quanto sappiamo, e potremo sfoggiare la nostra cultura a riguardo.

 

 

3) Prendere appunti

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Può sembrare un gesto da “topo di biblioteca” eppure non c’è nulla di male nell’appuntarsi quello che si impara su un taccuino per velocizzare il processo di assimilazione. Chi ha studiato sa infatti che scrivere e leggere insieme sono il primo grande step di apprendimento.

In questo modo impariamo ad usare nuovi vocaboli, allargando il nostro lessico a termini più eruditi. Riusciremo a costruire frasi molto più complesse, articolate, ampliando cosi le nostre connessioni neuronali (la qual cosa, mantiene anche in buona salute le nostre cellule celebrali).

Quando impariamo qualcosa poi non c’è niente di più bello che provare a spiegarlo a chi ci circonda. Minimizzando le frasi a termini poveri e semplici, daremo prova di aver fatto nostro il discorso, di averlo capito, sviscerato e approfondito in un certo qual modo a parole nostre. È questo un altro esercizio utile a stimolarele proprie capacità intellettive.

 

4) Sentirsi sempre motivati

Fino ad ora abbiamo parlato di piccoli trucchi di grande impatto che riescono a migliorare la nostra capacità di acculturarci. C’è da dire però che spesso manca la voglia di fare tutto questo. Bisogna trovare dunque di volta in volta il giusto stimolo, la motivazione perfetta per sentirsi coinvolti da un argomento, da un libro, da un film, da un sito (ebbene sì, navigando trovate tantissimi siti dedicati alla cultura, arte e scienza come ad esempio www.theartpostblog.com) o da qualunque altra azione in grado di allargare le nostre conoscenze.

Non bisogna aver paura di sbagliare, di non capire, di dire cose inopportune. È proprio dall’errore che si parte per trovare quel motivo per andare avanti. Magari inizialmente sarebbe meglio provare a concentrarsi su quello che apparentemente piace per poi spostare lago dell’interesse anche su Alfeo.

In questo modo avrai la possibilità di stabilire un rapporto maturo tra ciò che si sa e ciò che si vorrebbe sapere. Lentamente imparerai a fare la differenza e offrirai a chi parla con te un’esperienza molto più ampia.

Se ti vuoi motivare, magari scrivi un elenco ogni sera di tutte le nuove cose che hai imparato. Se altre cose non le hai apprese deve essere un nuovo spunto per il giorno successivo e per ricominciare da dove si è interrotta la giornata culturale precedente. Devi essere positivo, non pensare a quello che non sai perché arriverà il giorno che saprai più del dovuto. Sii sempre fiero di ciò che hai concluso.

 

 

5) La curiosità è donna

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La curiosità è un altro stimolo importante per ampliare le proprie conoscenze. Questa è una caratteristica che distingue chi ha voglia di apprendere da chi invece non desidera migliorarsi. Come puoi stimolare la tua curiosità? Interessati a ciò che ti piace, interessati a quanto accade nel mondo, interessati a migliorare nel mondo del lavoro e così via.

Cerca sempre di allargare i tuoi orizzonti, di approcciarsi a discipline nuove, peculiari, molto articolate. Segui dei corsi di formazione, vai alle mostre d’arte, prendi una certificazione in lingua straniera. Anche questi sono modi alternativi per rimanere incuriositi e di conseguenza per allargare le proprie conoscenze.

 

6) Riposarsi se necessario

Cultura non vuol dire tenere costantemente in moto il cervello. La nostra mente ha bisogno anche di rilassarsi e staccare la spina. Cogli quindi l’occasione, quanto possibile, di prendere del tempo per te, magari ascoltando della musica, facendo una passeggiata e uscendo con gli amici.

O ancora regalati delle vacanze, qualche ora in un centro benessere. Inconsciamente anche durante il relax, la tua mente continuerà a lavorare e ad elaborare tutto quanto vede e sente. Anche questa è cultura: sapere cioè quando fermarsi e quando dire basta.

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